last moon

venerdì 15 ottobre 2021

L'assassino con il coltello in mano - 6

 


         

      Quando giunsero in vista di Buggerru era già pomeriggio inoltrato.    Col suo fuoristrada il commissario si inerpicò senza troppe difficoltà in un promontorio roccioso in cima al quale la loro vista dominava la baia di Cala Domestica.

-          Lì si fermarono a lungo e in silenzio, persi nei loro pensieri. E mentre Amàlia Rodrigues cantava i suoi strali di sofferenza, le loro anime si fusero in quella saudade  malinconica, pervase da quel languore fisico che solo il Fado, il Flamenco, il Blues e certe Canzoni Napoletane, nelle loro diverse e struggenti varianti, sanno dare. E quel silenzio li unì più di  tutte le storie che si erano raccontati, dalla partenza, durante il viaggio, nelle miniere, nel ristorante,  a ridosso delle antiche gallerie; o forse le loro storie incombevano e si calavano in quel silenzio e, attraverso i loro sensi, si proiettavano nel paesaggio circostante, frusciando tra cisti e ginepri, accarezzando olivastri e corbezzoli, appianando sino al mare della costa verde, dopo avere sfiorato i faraglioni, le falesie e le  torri spagnole che un tempo avevano difeso quelle coste dalle incursioni dei Saraceni.

-          Dopo che  il sole si fu  immerso nel mare, in cielo apparve una luce, quasi all’improvviso.

-          - “ Guarda com’è lucente e vicina!” – disse Luisa Levi indicando quella luce sopra l’orizzonte.

-          - “ Dev’essere…”-

-          -“ …Venere!” – concluse lei, precedendolo.

Lui si voltò a guardarla. Quella luce, quel nome, quella parola che lei aveva pronunciato, quasi leggendogli nel pensiero,  gli avevano  suscitato all’improvviso una trepidazione e un’emozione che ritrovò magicamente negli occhi di lei.

Rimasero così, a guardarsi negli occhi, per un lungo istante, stupiti di se stessi e della loro tenera trepidazione. Non dissero altro. Si baciarono a lungo. Poi i loro corpi si cercarono, con un’attrazione che gli spazi ridotti dell’auto sembrarono rendere perfino più forte e irresistibile.

E si amarono, sotto la luce sempre più forte di Venere, mentre fuori il concerto dell’avi fauna e il frusciare del vento nella flora selvaggia,  accompagnava i loro sospiri e la danza dei loro corpi,  fusi nel magico ripetersi di un atto, apparentemente sempre uguale, come il perpetuarsi della specie,  eppure  sempre diverso, come differenti sono le occasioni e le emozioni che culminano nell’amore.

https://www.ibs.it/al-di-delle-evidenti-apparenze-libro-ignazio-salvatore-basile/e/9788898981823

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