last moon

venerdì 8 ottobre 2021

Al di là delle apparenti evidenze - 12

 


La scelta dell’opzione pugliese, rispetto a quella sarda (forse più sostanziosa e completa come piatto unico), aveva consentito al commissario  di prevedere nel menù dedicato alla sua ospite, un secondo a base di cozze e arselle (che aveva visto particolarmente fresche e invitanti nei banchi del mercato dei  suoi fidati e conosciuti fornitori settimanali). Sulla tavola non sarebbero mancate le verdure e la frutta di stagione e nel frigo già stazionavano alcune  bottiglie del suo vermentino preferito.

La sua ospite arrivò alle ore venti, puntualissima e bellissima. Quello che gli piaceva di Luisa Levi, oltre al suo ingegno investigativo e al suo fascino femminile, erano  il suo buongusto e la sua agevole propensione nel mangiare; inoltre lo sorprendeva ogni volta la levità con cui la sua amica gustava il vino: era la prima donna che riuscisse a tenergli testa nel bere; anzi, dopo diversi bicchieri lei sembrava addirittura più sobria di lui!

Dopo cena si accomodarono nell’ampio e comodo divano davanti al televisore, che il commissario provvide a rendere muto, dato che aveva in programma di sottoporre al vaglio dell’acume investigativo della sua ospite, i dilemmi dell’omicidio di via Giudicessa Adelasia che ancora rimanevano irrisolti.

L’avvocato ascoltò con attenzione il suo resoconto dell’incontro con Maria Grazia Picciau e gli ulteriori sviluppi che c’erano state nelle indagini sull’omicidio che, all’inizio, aveva visto come indagato principale un suo assistito, colto incredibilmente con il coltello in mano dai carabinieri intervenuti sul luogo del delitto, ma successivamente scagionato grazie al riesame che lei aveva inoltrato al Tribunale della Libertà di Cagliari.

 

-          “ Che ne pensi?” – chiese alla fine del suo resoconto il commissario?

-          “ Penso che il tuo team abbia fatto un ottimo lavoro e che il mio assistito sia sulla buona via dell’assoluzione definitiva!” – rispose l’avvocato con un sorriso compiaciuto.

-          “ Mi incuriosiva sapere cosa ne pensi tu del fatto che Andrea Picciau non abbia distrutto il testamento che lo escludeva dall’eredità della zia e lo abbia invece conservato…” – chiese nel dettaglio il commissario.

-          -“ Vuoi sapere cosa ne penso io? – “ disse l’avvocato con un sorriso sornione- “ Io penso che lui potrebbe avere  avuto in mente di farne redigerne uno nuovo da un falsario, dove lui sarebbe stato, magari,  l’unico erede…Anche se mi sarei aspettata la distruzione dell’originale,  per condurre poi il lavoro di falsificazione su una semplice fotocopia ”

-          - “ Potrebbe essere plausibile!” – disse il commissario come nota di apprezzamento. “ E la presenza del fluoracetato di sodio con quella siringa da dieci millilitri? Secondo uno dei miei collaboratori il fluoracetato serviva per tagliare la roba…quella da spacciare, suppongo…”

“ Io invece ho in mente qualcos’altro” – interloquì l’avvocato, con quel suo solito sorriso che la faceva assomigliare a un gatto mentre si studia il modo migliore di acchiappare una preda.


https://www.ibs.it/al-di-delle-evidenti-apparenze-libro-ignazio-salvatore-basile/e/9788898981823

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