«Buongiorno! Sono il sovrintendente Farci
della Squadra Omicidi della Questura di Cagliari!»
disse ai due cognati, che avevano continuato a lavorare come se niente fosse!
«Son venuto a parlare con lei, signor Girau!»
disse rivolto al più giovane dei due cognati. Il sovrintendente si era studiato
le foto segnaletiche prima di muoversi e in ogni caso non avrebbe mai corso il
rischio di sentirsi dire che il sullodato Girau non era presente.
«Non si preoccupi»
aggiunse subito a beneficio dell’interlocutore, che era sbiancato in viso «Devo
farle soltanto delle domande che riguardano l’omicidio avvenuto la domenica
pomeriggio del 23 aprile appena scorso!»
«Cosa vuole che ne sappia io di omicidi!»
disse ‘Sa Mantininca’ «io ho già pagato il mio
conto con la giustizia. Ero dentro per furto e sono uscito a marzo. Adesso
lavoro con mio cognato e rigo dritto!»
«Però lei è stato visto nei pressi della
casa dove è stato commesso l’omicidio!»
disse bluffando il sovrintendente. Sa Mantininca abboccò subito all’amo.
«Chi è stato quella carogna, bugiardo e
spione! Me lo dica e vediamo se ha il coraggio di ripeterlo davanti a me!»
«Mi scusi, brigadiere!»
intervenne ‘Bomboletta’, che probabilmente era fermo ancora a quando i
poliziotti avevano i gradi da militari «ha
detto domenica 23 aprile di pomeriggio?»
Come
il sovrintendente annuì, quello aggiunse subito: «Mi
sa che eravamo insieme alla partita del Cagliari; allo stadio S. Elia; noi
facciamo parte degli Ultras Rossoblu del Club di Marius; i biglietti io li
chiedo sempre al presidente del club, che me li procura scontati!»
Il
sovrintendente continuò a scrivere
impassibile.
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