«I miei poveri genitori si sono spesi anche
quello che non avevano per stare appresso ai suoi vizi!»
sbottò lei con un tono che quasi sconfinava nel risentimento; ma fu solo un
attimo; subito il suo tono si adagiò su note pietistiche «Mio
fratello è un tossicodipendente; ci
aggiunga che ha sempre amato la bella vita e il quadro è completo!»
«Ma attualmente cosa sta facendo? Vive
nella casa dei genitori?» disse l’ispettore
spingendo il suo gioco sino in fondo.
«Non c’è più nessuna casa. Se la sono
portata via le banche a causa dell’ipoteca che i miei genitori avevano acceso
per ottenere altri soldi. Tutti per la droga, per i vizi e i lussi di mio
fratello!» questa volta la donna non seppe
trattenere le lacrime.
L’ispettore si sentì in colpa. Il suo lavoro di
sbirro, a volte, faceva schifo. Ma qualcuno lo doveva pur fare.
«Attualmente si trova in una comunità di
recupero, verso San Giovanni Suergiu. Io gli voglio bene, nonostante tutto;
siamo molto legati e ormai mi è rimasto solo lui. I fine settimana viene a casa
mia e gli presto la macchina. A volte mi sembra tornato quello di una volta;
senza la droga era tutto un’altra persona, mi creda!»
«E’ da molto che non lo vede?»
chiese ancora l’ispettore; ormai l’interrogatorio volgeva al termine.
«L’ho riaccompagnato avantieri, in
comunità, come sempre. Adesso lo andrò a prendere di nuovo venerdì pomeriggio,
come smonto dal lavoro»
«Ha notato qualcosa di diverso in lui,
questo fine settimana?» chiese l’ispettore a
bruciapelo. La donna parve sorpresa. Ci pensò su e poi disse:
«Non direi. Mi è sembrato forse un più
allegro del solito, ma da quando è in comunità ho notato, in linea generale,
dei cambiamenti in meglio.»
«Se lo vede gli dice di chiamarmi?»
gli disse l’ispettore alzandosi in piedi per accommiatarsi.
«Certo! Glielo dirò venerdì; e se lo sento
anche prima!» fece lei prendendo il bigliettino e
alzandosi per andare a pagare.
«Mi permetta di pagare anche la sua consumazione!»
disse l’ispettore precedendola alla cassa. «E
grazie ancora per il suo tempo!»
E mentre la sfortunata ragazza si dirigeva pensierosa
e cupa a riprendere il lavoro, l’ispettore recuperò la sua auto e si diresse
verso Cagliari.
In conclusione la sua trasferta non era andata del tutto male.
Nessun commento:
Posta un commento