last moon

giovedì 2 dicembre 2021

I Thirsenoisin - 5

 

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Il sole cominciava ad abbassarsi verso occidente quando il veloce barchino toccò il porto di Nora. Mandis pagò quanto concordato con il timoniere per il  passaggio e si mise subito in marcia per raggiungere la casa del suo amico mercante. La casa di Gairo sorgeva imponente su una piccola altura, a circa mezz’ora di strada  dal porto. Mandis decise che camminare gli avrebbe giovato. Sulla strada non poté fare di osservare come la città fosse cambiata in meglio. Dall’ultima volta che ci era stato sembrava ancora più grande e più bella. Le grandi case  immerse tra i palmeti, lungo il tragitto che dal porto conduceva alla sua destinazione, si erano moltiplicate; e poteva osservare che fossero in corso la costruzione di numerose altre case, ancora più grandi e belle. Eppure difficilmente avrebbero potuto eguagliare la magnificenza della casa di Gairo. Gli architetti che l’avevano disegnata, dirigendo poi i lavori di edificazione, si erano veramente superati. Più che una casa era una villa, dotata di piscine e vasche con l’acqua corrente dove il ricco mercante soleva ormai condurre i suoi numerosi affari e ricevere i suoi ospiti più illustri. L’opulenza che vi si respirava faceva parte di una scenografia tesa da un lato a conquistare il visitatore, nel contempo intimorendolo e redarguendolo sulla reale potenza del padrone di casa.

«Qual buon vento ti porta nella mia magione, nobile Mandis!» gli gridò allegramente Gairo, lasciando il tavolo con i suoi conti e abbracciandolo con familiarità e affetto. Era certo che Gairo sapeva conquistare la fiducia di tutti: fossero essi dei nobili di lignaggio elevato, dei mercanti arricchiti come era lui stesso, oppure dei piccoli, modesti nuragici, com’era in fondo l’ospite che era stato introdotto alla sua presenza dai suoi servi. Mandis si sentì gratificato da quella calorosa accoglienza. Gli piaceva quasi tutto di Gairo: la spontanea bonomia con cui lo trattava, l’ostentata ricchezza, l’ambizione insaziabile.

«Grosse novità, potente Gairo! Proprio stamane il figlio maggiore di Itzoccar, l’erede al trono di Kolossoi, è venuto a trovarmi!»

«Ma tu pensa!» esclamò Gairo senza nascondere il suo interesse. «Sarai stanco dal viaggio, amico mio. Potremo parlare più piacevolmente nelle terme. Anche io ho bisogno di rilassarmi dopo una giornata di lavoro!»

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