last moon

giovedì 26 gennaio 2023

La Terza via - 14

 

Quando il vecchio Jim non riusciva a chiamare il montacarichi, che spesso veniva chiuso male dagli operai che ricevevano il formaggio, soleva urlare come un dannato:

 « Shut, boys, you know, that fucking door!»

 Ce l’aveva soprattutto, il vecchio Jim, con certi ragazzi egiziani che lavoravano di sopra. C’erano anche dei ragazzi italiani, nella catena di montaggio, ma tutti sembravano avercela con quegli egiziani (scoprii più tardi che erano Egiziani di religione Copta).

Anche Pinto, l’altro grande vecchio della fabbrica, che fungeva da magazziniere, mentre circolava  col suo  muletto per il carico e lo scarico delle merci, rivolgeva i suoi strali, in una strana e buffissima lingua, tutta sua,  frammista  di italiano,  portoghese e inglese, ai giovani egiziani, ai quali, indistintamente diceva in tono canzonatorio,  quando gli passava accanto:

«Ragassu arabu comidu carne con culo e poi ditu “very gudy!”» .

 

E  ridacchiando si allontanava, sempre spingendo il suo carrello e facendo finta di non sentire la risposta piccata di quelli.

Io mi ero fatto crescere una gran barba nera e sbrigavo il mio lavoro agli ordini di Jim, che però non mi permise mai di entrare nella cella frigorifera e mi rispettava in tutto e per tutto. La sera me ne stavo in camera a riposare, a leggere  e a scrivere poesie. Solo il sabato mi concedevo un salto al pub a bere un paio di birre. 

Andò così avanti per un paio di mesi. A un certo punto, stanco di stare solo anche sul posto di


lavoro,  chiesi al boss di poter cambiare “upstairs”. Il capo mi volle accontentare e così iniziai una nuova vita.

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