last moon

giovedì 28 aprile 2022

Le indagini del commissario De Candia-5

 

«Mio nonno diceva sempre che la gatta frettolosa fece i gattini ciechi!» disse il Santiago De Candia, che si divertiva un mondo per la reazione che suscitavano queste massime latine nel sovrintendente, che le detestava apertamente. Nondimeno cercava sempre, più che di tradurle, di trasmettere al sovrintendente il senso di quello che Zuddas intendesse dire, affinché Farci non si sentisse del tutto escluso.

Ma in realtà era un gioco delle parti, frutto della loro ordinaria interazione, quasi come due innamorati in cerca di un pretesto per litigare e potere poi fare pace.

«Ma perché non parli come mangi?» protestò infatti il sovrintendente Farci all’indirizzo del collega.

«Sarà meglio che vada subito in procura!» disse il commissario alzandosi, dopo aver dato uno sguardo al fax e averlo riposto in una cartella intestata alla sezione omicidi.

«Viene con noi al bar per un aperitivo, commissario?» chiese l’ispettore Zuddas.

«No grazie. Un’altra volta magari. Non vorrei che il procuratore, nel frattempo, lasciasse l’ufficio!»

«Di sicuro non andrà a farsi intervistare!» disse il sovrintendente Farci, riferendosi al fatto che il procuratore capo si faceva intervistare soltanto per annunciare la risoluzione di casi giudiziari di vasta eco mediatica che spesso, però, finivano nelle loro mani per una più attenta risoluzione investigativa.

Santiago De Candia interpose un sorriso di intesa e si avviò verso l’uscita.

«Et cave canem!» gli gridò dietro l’ispettore, prendendo a braccetto il collega per guidarlo verso il bar.

Il commissario si voltò e li salutò con un cenno della mano.  

Come ogni giorno a Cagliari, dopo mezzogiorno, si era levata una brezza leggera dal mare. De Candia si coprì la bocca con la sua immancabile sciarpa rossa.  Di seta leggera o di lana pesante,  se ne privava soltanto per andare al mare o quando indossava la tuta da ginnastica. Si sistemò i baffi e i capelli, già spruzzati di grigio ma entrambi ancora folti e si diresse con passo deciso in direzione del Palazzo di giustizia.

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