Anche
quel venerdì il team della Squadra
Omicidi si ritrovò nell’Ufficio del coordinatore: il commissario Santiago De
Candia. Il team era composto dallo stesso commissario, dall’ispettore Angelo
Zuddas e dal sovrintendente Alessio Farci.
I
tre fecero il punto della situazione su
tutti i casi di omicidio che avevano in carico.
Il
commissario lasciò per ultimo il caso dell’omicidio di via Giudicessa Adelasia,
come lo avevano ribattezzato anche i giornali, dopo la scarcerazione del
presunto colpevole.
-
“ Come vi ho già accennato nel corso della
settimana, ho provveduto a ritirare il
fascicolo in procura. Studiandolo, nei giorni scorsi, vi ho intravvisto due
piste, ma naturalmente restiamo aperti a recepire eventuali altre piste che
dovessero emergere nel corso delle indagini. In via preliminare, se siete
d’accordo, lascerei cadere la pista seguita dalla Procura nell’immediatezza del
fatto: mi riferisco alla pista dell’assassino col coltello in mano.”
Il commissario fece una
pausa per dar modo ai suoi collaboratori di intervenire.
-
“ Ci mancherebbe altro che ci facessimo
trascinare nelle regioni paludose dove si sono impantanati quelli là!” – disse
il sovrintendente Farci con un cenno di stizza rivolto verso il Palazzo, al di
là della finestra.
-
“ Ma poi lo hanno davvero scagionato
all’assassino col coltello in mano?” – interpose l’ispettore Zuddas.
-
“ Sì, certo. E’ spiegato tutto nel ricorso
dell’avvocato difensore e nell’ordinanza di accoglimento del tribunale della
libertà!” – rispose il commissario con enfasi, porgendo i due documenti al
sottoposto, dopo averli estratti dal fascicolo.
-
- “ Ci mancherebbe commissario!” – si
schermì l’ispettore. Riassuma lei per noi, se vuole!
-
“ In pratica l’avvocato difensore
dell’indiziato è riuscito a dimostrare che
quando è partita la telefonata della vicina di casa al 112, il suo
cliente non poteva essere sul luogo del delitto!”
-
“ E come ha fatto?” chiese il
sovrintendente Farci incuriosito.
-
“Mettendo a confronto i tabulati
telefonici e i documenti di viaggio, ha messo in evidenza come il suo cliente abbia obliterato il trasbordo dal bus n. 1 alla
linea M esattamente dieci minuti prima che partisse la telefonata che ha
allertato la Polizia Giudiziaria in servizio.
I
piani di viaggio hanno mostrato che da piazza Gramsci, luogo del trasbordo dell’indiziato, alla
fermata di via Baccaredda più vicina alla casa della vittima, ci vogliono almeno dieci minuti, senza
considerare l’ipotesi di traffico e di
fermate intermedie, altrimenti i minuti diventano quindici; poi c’è da percorrere a piedi il
tratto di strada che dalla fermata del pullman porta alla casa di via
Giudicessa Adelasia.”
-
“ Accidenti, l’alibi dell’indiziato si
gioca comunque sul filo dei minuti!”- esclamò il sovrintendente Farci.
https://www.ibs.it/al-di-delle-evidenti-apparenze-libro-ignazio-salvatore-basile/e/9788898981823
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