Per me gli uni valevano gli altri, anche
se non so dire perché riuscissi a familiarizzare di più con i fumatori che con
i bevitori. Forse era dovuto al fatto
che io, a quel tempo, amavo
ascoltare De Andrè, Guccini, Tenco e Paoli; qualche volta li strimpellavo alla
chitarra, cantando versi intrisi di una dolce malinconia e di una imprecisabile
nostalgia; quelle canzoni ci avvolgevano in una nuvola di sogno, trasportandoci
in un mondo immaginifico, di avventure e
di illusioni. È vero che certi versi,
certi dischi, certi libri, hanno come uno stigma impresso, che si trasmette
a chi li ascolta e li legge e li accomuna sotto lo stesso ideale.
Ecco, con quelli di sinistra io condividevo quelle cose là, anche se a volte avevo l’impressione che quegli ideali fossero una nostra invenzione, necessaria per sopravvivere; un nutrimento di anime sbandate e perse nella vaghezza del nulla, alla ricerca di realtà inesistenti, di mondi immaginari e di illusioni perdute.
7. continua
https://www.hoepli.it/libro/la-terza-via-un-uomo-un-viaggio-tre-strade/9788833812366.html
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