last moon

sabato 14 novembre 2020

Il mio romanzo I Thirsenoisin

Il primo traguardo, a una settimana dal lancio della campagna di crowdfunding, è stato raggiunto. Siamo al 20% delle prenotazione richieste per la stampa e la distribuzione del volume (per la sola stampa ne bastano 60). Le prenotazioni si fanno sempre al seguente link:https://bookabook.it/libri/i-thirsenoisin/ La strada da percorrere è ancora lunga, ma chi ben comincia, dice il proverbio, è a metà dell’opera. Abbiamo ancora più di 90 giorni per centrare l’obiettivo. Anche se ho studiato e letto molti testi prima di intraprendere la scrittura della mia storia, devo precisare che il mio romanzo è un frutto della mia immaginazione e della mia fantasia. Ho sempre vagheggiato, sin da giovane, su come poteva svolgersi la vita dei nostri antenati dei Nuraghi e, più tardi, dei navigatori Shardana. Anche senza la testimonianza di fonti scritte dirette, tuttavia, possiamo facilmente immaginare come dovesse essere la vita all’interno dei villaggi nuragici. La presenza di oltre settemila nuraghi (ma dovevano essere sicuramente di più, all’apice della civiltà nuragica) ci aiuta, non di meno, a supporre che i Nuragici avessero una tempra forte e un attivismo fuori dal comune; e la loro sapienza costruttiva ci porta a pensare che fossero depositari di una tecnologia costruttiva che era giunta, con le stesse popolazioni nuragiche, da lontano, anche se nessuno sa esattamente da dove. Qualcuno attribuisce al grande architetto greco Dedalo la conoscenza dei segreti architettonici degli antichi padri. E’ certo però che non si può non restare ammirati dalle mirabili caratteristiche costruttive dei nuraghi e dei pozzi sacri. Anche i bronzetti ci aiutano a capire come fosse organizzata la società nuragica. Appare sicuro che ci fosse un capo tribù a comandare il villaggio nuragico (nel libro mi è piaciuto definirlo un re-pastore); e accanto a lui vi erano sicuramente i rappresentanti della casta sacerdotale; e numerosi guerrieri, oltre al popolo minuto, composto da casalinghe, artigiani, manovali, contadini, servitori. La vita nelle città costiere, invece, a parer mio, doveva essere diversa, soprattutto quando, l’età del ferro subentrò a quella del bronzo. Le città erano proiettatte verso l’esterno, con la vocazione precipua di solcare i mari e di cercare nuovi mercati per i prodotti metallurgici, artigianali e alimentari. …continua… Per prenotare la tua copia: https://bookabook.it/libri/i-thirsenoisin/

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