last moon

mercoledì 3 giugno 2020

L'insegnamento a distanza


Insegno da  più di trentanni in una scuola superiore per ragionieri e geometri. Adesso che il virus Covid 19 ha obbligato il ministero a chiudere le scuole,  si  è cercato  di sostituire l'insegnamento classico, quello frontale, con il DAD (non è un affettuoso diminutivo in lingua ingles, ma un orribile acronimo, che sta a indicare "didattica a distanza").
Da migliaia di anni il sapere viene trasmesso con il metodo classico: da una parte il docente e dall'altra parte i discenti. Da quella relazione fisica, in contemporanea, nasce la scintilla del sapere, la curiosità di conoscere, il fascino di seguire e di imparare da chi ha vissuto e studiato più di te.
Neanche adesso che forse arriveranno i soldi del Recovery Fund (soldi europei a fondo perduto per migliorare l'Italia e l'Europa) sento parlare di investimenti per la scuola (sembra che l'Italia si affanni di più appresso al riavvio dei campionati di calcio).
Ma cosa aspetta il Governo a rilanciare la scuola?
Ci vuole molto a dichiarare che finalmente verrano costruiti nuovi edifici, per sostituire le catapecchie che ospitano i vari istituiti, più funzionali a una didattica moderna,  dotati di ampie aule e capaci laboratori?
Cosa si aspetta a costituire fianlmente classi di dodici, massimo quindi ci studenti per aula?

1. continua...


https://www.youcanprint.it/fiction-biografica/memorie-di-scuola-9788827854631.html

Nessun commento:

Posta un commento