Il lunedì successivo
era festa nazionale, ma sui giornali la vicenda dell’assassinio con il coltello
in mano aveva continuato a spiccare tra i titoli in evidenza. Continuava a
suscitare clamore e interesse una vicenda che aveva visto soccombere una
signora anziana per mano di un suo giovane nipote. Tra i lettori dell’Opinione,
soprattutto, si contavano numerose le persone anziane assistite da parenti più
giovani oppure da personale esterno. A tenere viva la notizia era stata
l’emittente Selen TV, che faceva da traino alla versione cartacea del quotidiano,
con numerosi e frequenti dibattiti televisivi, ai quali venivano invitati
cittadini comuni ed esperti di varia provenienza.
Anche il secondo lunedì del mese il fattaccio del
coltello insanguinato teneva banco. Il commissario De Candia trovò il bar di
Tonio ancora in grande subbuglio.
«Ha
visto dottore le ultime sul caso dell’assassino con il coltello in mano?» gli
disse Tonio accennando al giornale che aveva appena aperto, mentre aspettava che
lui gli portasse la colazione, calda e fumante.
Il commissario andò a leggere le pagine interne
della cronaca e a momenti gli andava di traverso il boccone di croissant che
aveva appena addentato.
Una foto dell’avvocato Levi capeggiava a centro
pagina.
La notizia eclatante era che l’assassino con il
coltello in mano era stato scarcerato dal Tribunale della Libertà del
capoluogo, su ricorso dell’avv. Luisa Levi.
La donna era una
vecchia conoscenza del commissario, vedovo da tempo, che l’aveva incrociata
all’inizio per motivi professionali, in occasione di altre indagini per casi di
omicidio.
https://www.ibs.it/al-di-delle-evidenti-apparenze-libro-ignazio-salvatore-basile/e/9788898981823
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