Dal Capitolo Secondo del Vangelo di San Luca
VV 21-35
“Ogni primo maschio della nazione”
- così è scritto – “sarà sacro a Jahwèh!”
Al tempo della purificazione,
dunque, giusta la legge di Mosè,
Giuseppe e Maria al Tempio Gesù
Condussero in offerta a Chi in Cielo è!
E per donargli, in obbligo e virtù
Una coppia di tortore o colombi,
secondo quanto usavan le tribù!
A Gerusalemme, vecchio di lombi,
stava Simeone, giusto e timorato,
al quale di non vedere i piombi
della morte, era stato preannunziato,
prima che avesse visto il Messia
e che Israele fosse confortato!
Mosso dal Santo Spirito, la via
del Tempio, mentre l’offerta adempievano
i due dell’antica legge giudìa,
ei prese e giuntovi, benedicevano
Iddio le sue parole, abbracciando
Quella Luce nella Quale vedevano
I suoi occhi le genti illuminando,
Per la gloria del popolo Giudeo,
la salvezza che andava preparando
ad ogni popolo. “Or che mi beo
di cotanto, secondo la Parola,
lascia che vada in pace, Santo Teò’,
il Tuo servo!” Ancor si sente e vola,
nelle orecchie stupite di Maria,
la voce di Simeon, cui disse sola:
“ Di molti uomini in questa terra mia,
per la rovina e la risurrezione
Egli è, segno di forte discrasia,
perché esprimano rivelazione
i pensieri di molti animi e cuori!
Ed anche nel tuo cor dello schidione
Udrai della Sua carne i molti fori!”
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