last moon
mercoledì 21 ottobre 2020
La Scuola oggi-5
Ricordo ancora la prima volta che esposi al mio preside il mio progetto di assentarmi dal lavoro per esigenze di aggiornamento.
” A sue spese può andare dove vuole” – mi rispose il vecchio preside – “purchè si faccia sostituire dai suoi colleghi per le ore di cattedra!”
Naturalmente rinunciai al mio viaggio di aggiornamento. Mi iscrissi all’Albo degli Avvocati (allora si chiamavano ancora procuratori legali). E’ nel foro che ho curato il mio aggiornamento in questi oltre tre decenni di insegnamento. Se avessi aspettato il governo, povero me!
Cosa ha fatto il governo per i suoi insegnanti, a parte chiamarli fannulloni?
Cosa hanno fatto quei nanetti, quelle ballerine, quei buffoni che si sono alternati nelle poltrone della Pubblica istruzione e della Funzione Pubblica?
Ve lo dico io, che cosa hanno fatto. Del resto è sotto gli occhi di tutti.
Ci hanno affamato, riducendo i nostri stipendi al più basso livello d’Europa; ci hanno additato alla pubblica opinione definendoci, oltre che come fannulloni, come pigri, incapaci, fruitori di vacanze trimestrali strapagate e perfino comunisti!
E la gente, avvolta nelle spire di un’informazione televisiva distorta e ammalata ci ha pure creduto!
Io non ho mai fatto politica a scuola! Magari ho discusso di politica, cercando di spiegare il significato dietro le sigle dei diversi partiti (quando ancora esistevano i vari P.C.I., D.C., P.S.I., ecc.) ma senza mai schierarmi da una parte o dall’altra!
Per anni ho difeso le Istituzioni (finché i politici sono stati difendibili), cercando di insegnare la capacità di distinguere, nell’agone politico, il grano dalla gramigna, i buoni politici dagli affaristi; gli onesti dai disonesti.
Poi la Casta mi ha travolto e non sono riuscito più a difendere nessuno dei politici (né a destra, né a sinistra, né al centro; o a quel che restava di loro).
E nel frattempo erano sorte le classi pollaio (un anno ho avuto una terza di 32 alunni, all’epoca della Gelmini), le scuole autonome, i Dirigenti Scolastici (al posto dei Presidi), i collaboratori più o meno ammanicati (al posto dei vice presidi eletti dal Collegio dei Docenti).
E oggi?
Oggi siamo ancora in prima linea, nonostante il COVID.
Ci siamo per senso del dovere, non perché siamo degli eroi.
Sì, perchè i docenti oggi rischiano la vita, sulla cattedra!
Spero che la gente ricominci a ragionare con la propria testa. E capisca che la scuola pubblica ha preparato quegli scienziati italiani che hanno dovuto emigrare all’estero e che si sono messi in mostra con le loro brillanti intuizioni.
Quegli scienziati sono passati per i nostri banchi di scuola!
Non ostante i politici la nostra scuola ha continuato a sfornare guiovani brillanti, dalle scuole elementari sino all’Università!
5. continua…
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