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mercoledì 28 agosto 2019

Ritardi aerei e rimborsi ai viaggiatori


Sono stato sempre e sono tuttora un convinto europeista, anche se concordo con chi dice che l'Unione Europea vada migliorata. 

Da ragazzo ho imparato che l'unione fa la forza e quello europeo è un esempio calzante.

Di fronte ai colossi emergenti (Cina, India, Brasile, Sudafrica) e a quelli di sempre (USA e Russia) soltanto i Francesi e gli Inglesi possono pensare di farcela da soli.

Oltretutto l'Unione Europea detta delle direttrici comuni in campo economico e nel campo dei diritti umani che aiutano a crescere il benessere materiale e psicologico dei cittadini.

Nel campo dei trasporti, ad esempio, l'Unione Europea ha emanato il Regolamento Europeo n. 261 del 2004 (entrato in vigore contemporaneamente in tutti i Paesi UE) che ha imposto ai 28 Paesi dell'Unione un elevato standard di diritti per i viaggiatori.

Sono previste regole stringenti che obbligano le Compagnie Aeree a tutelare e rimborsare  i viaggiatori in caso di soppressione del volo, di mancato imbarco e di ritardi.

Nell'ambito dei ritardi l'Articolo 7 del Regolamento dell'Unione Europea N. 261/2004 dà diritto infatti  a compensazione pecuniaria pari a:
a) 250 EUR per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 chilometri;
b) 400 EUR per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 chilometri e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 chilometri;
c) 600 EUR per le tratte aeree che non rientrano nelle lettere a) o b).

E' bene quindi in caso di ritardi superiori alle due ore di rivolgersi a un legale per la tutela dei propri diritti.

Vi sono anche dei siti specializzati che, in rete, tutelano e assistono i passeggeri.

Occhio però! anche questi siti, nel caso di ottenimento del rimborso, chiedono un compenso al passeggero rimborsato, che varia dai 150,00 Euro ai 400,00 Euro per ogni rimborso ottenuto (a seconda dell'entità del rimborso).

La gratuita del loro servizio è quindi solo apparente.

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